Ogni cinque anni sono migliaia le persone che percorrono quasi incredule le vie del paese trasformato in un “giardino fiorito” e sostano incantate davanti alle “grotte” che celebrano la devozione alla Madonna Grande.
Chi arriva a Demo trova il paese avvolto in uno spettacolare e gigantesco drappo fiorito. Migliaia di fiori di carta variopinti confezionati a mano uno per uno dalle famiglie del paese, brillano fra il verde intenso delle “dase”, i rami di abete, che rivestono le case, descrivono archi, intrecciano corone e formano gallerie lungo un percorso scandito dalle “grotte”, le cappellette in cui le famiglie con grande fede, impegno e cura realizzano la loro scena Mariana.
Fulcro di tutta la festa resta ancora oggi la processione con la statua della Madonna lungo tutte le contrade, una processione imponente e solenne il cui senso religioso era quello di ribadire la consacrazione del paese al culto di Maria e la sua invocazione contro le alluvioni, ma che oggi, finito l’incubo di un tempo, ha acquistato un senso meno legato al fondamento storico della festa e più vicino all’esperienza spirituale dell’uomo moderno.
E’ il cristianesimo inteso come religione della vita, l’esperienza della vita come cammino, il cammino che ha bisogno di una meta e quella meta è Gesù Cristo, che Maria ci indica con chiarezza.