Il paese cambia veste, viene tappezzato da profumate fronde di abete (“dase”) rallegrate da migliaia di fiori di carta colorati. Camminando tra le vie del paese si scoprono piccoli spazi (grotte) dove, attraverso la figura della Madonna, gli abitanti rivolgono un pensiero di riflessione sulla vita nel passato e nel presente. Imboccando gli accessi al centro dell’abitato si apprezzano artistici archi decorativi che sembrano unire in un unico abbraccio il piccolo paese. Fiori di carta, grotte, archi e “dase” sono gli elementi caratteristici di questa tradizione le cui origini si perdono nel tempo.
Forse ad una data, 1880, incisa su un masso che si trova nella Valle dei Mulini, è legato il voto di ringraziamento della popolazione di Demo alla Madonna per averla protetta da una rovinosa alluvione.
Da allora, a Demo, la processione con la statua della Madonna apre e conclude un intenso momento spirituale
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